La Corte Costituzionale ha bocciato la legge anti-Uber approvata dal Piemonte nel 2015. Il giudice costituzionale ha, infatti, affermato che la ratio della legge regionale era finalizzata a imporre dei limiti alla libertà di iniziativa economica individuale e incidere sulla composizione degli operatori economici nel mercato e dunque sulla concorrenza che compete allo Stato, in base all’art. 117 della Costituzione.
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